Nel dettaglio

La Riserva dei Giganti è un’area biogenetica naturale protetta del Parco Nazionale della Sila e dal 2016 è gestita dal FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano. In questo bosco secolare, che si sviluppa a una quota media di 1420 metri, si ergono alberi maestosi, conosciuti appunto come “i giganti”. Di questi, 58 sono esemplari di pino laricio e hanno un’età media di 350 anni. Essi superano i 45 metri d’altezza e il loro diametro è di circa 2 metri. In ragione del loro valore ambientale e storico-culturale, sono iscritti alla lista degli alberi monumentali d’Italia. La pineta fu impiantata nella prima metà del Seicento dai Baroni Mollo, proprietari terrieri, per preservare dal sole e dal vento il Casino che fecero edificare nelle vicinanze, al quale fu annessa una filanda. Accanto ai pini larici, che consentono ai visitatori di ammirare questi tronchi colossali le cui altezze si perdono nel cielo, si trovano anche 7 aceri montani secolari, oltre a meli selvatici, castagni, faggi e pioppi tremuli. Ricca è anche la fauna presente nella riserva: vi si possono incontrare lo scoiattolo nero meridionale, il picchio rosso e il picchio verde. Nei secoli passati, il bosco fu sfruttato dai pastori che dai tronchi estraevano una resina infiammabile come la pece, che veniva utilizzata anche per riparazione delle barche e rappresentava una fonte di reddito importante. Il FAI svolge una costante opera di tutela, valorizzazione e promozione della Riserva, anche nell’ambito degli appuntamenti istituzionali annuali dell’Ente come le Giornate FAI di primavera e d’autunno. Attualmente il FAI è impegnato anche nel recupero dell’antico Casino Mollo. Qui, gli arredi tradizionali e gli antichi cimeli, uniti alle tecnologie per la comunicazione multimediale, ricostruiranno la storia di questo angolo silano, dal Seicento ai giorni nostri.

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