Santuario di San Francesco di Paola

Dal fondatore al Santuario Diocesano: un viaggio attraverso spiritualità e architettura

Nel dettaglio

Nel 1474, a Spezzano della Sila, San Francesco di Paola fondò l'eremo della Santissima Trinità, situato nella parte più elevata del borgo, ottenendo l'approvazione del vescovo dell'epoca. La comunità accolse con affetto questo santo, fornendogli l'oratorio dedicato a San Tommaso come base operativa. Con il sostegno finanziario della popolazione e dei nobili locali, San Francesco non solo ampliò la cappella esistente, ma eresse anche un convento adiacente. Durante questo periodo, risiedette in una stanza del Palazzo Giudicessa. L'eremo costruito, il terzo in ordine cronologico, fu inaugurato poco dopo quelli di Paterno Calabro e prima di quello di Corigliano Calabro. Nel corso dei secoli, il convento subì varie modifiche a causa di eventi storici come terremoti e la soppressione del 1809, ordinata da Gioacchino Murat. Successivamente, tramite un decreto, l'edificio passò sotto la gestione del Municipio, adibito a sede degli uffici della giustizia di pace, prigioni e stabilimenti comunali. Dal maggio 2018, la chiesa è stata designata Santuario Diocesano di San Francesco di Paola. La facciata principale è affiancata da una torre campanaria a base quadrata. Il portale, risalente al XV secolo, è in pietra con un arco acuto. La chiesa, a navata unica, presenta un coro intagliato del XVII secolo e altri lavori di intaglio del XVIII secolo. Gli affreschi che adornano l'abside, risalenti alla fine del XVIII secolo, sono particolarmente significativi. Il chiostro del convento adiacente mostra un lato con archi ogivali del XVI secolo e presenta affreschi e soffitti lignei. 

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