Da Camigliatello Silano a Lorica 

Tra natura incontaminata e paesaggi mozzafiato

Nel dettaglio

Sulla destra le rotaie che conducono a Moccone delineano il percorso. Camigliatello Silano, 1250 metri sul livello del mare e centro turistico per eccellenza dell’Altopiano, è ormai alle spalle. L’itinerario si apre andando verso la frazione che dista poco meno di 2 km e che accoglie le piste da sci. La stazione ferroviaria, soprattutto in inverno, si fa amare e fotografare. Moccone è un agglomerato di case e botteghe che offre un po’ di tutto: attività di ristorazione, un fruttivendolo e un piccolo bar permettono di organizzare e preparare le escursioni al meglio, ricche di opportunità di acquisto. La prima tappa è Fago del Soldato, ma per raggiungerla occorre passare il ponte che saluta, in alcuni giorni prestabiliti dell’anno, la vecchia locomotiva a vapore, grande amore di genitori e bambini.  Lungo la SP 256, dopo circa 10 km, si raggiunge il punto più alto dell’escursione: Monte Scuro (1.621 m). dove è presente un crocifisso realizzato in legno. Una pausa ristoro nel corso della quale è possibile ammirare la grande estensione del Lago Cecita, uno dei tre bacini lacustri presenti in Sila. Si prosegue lungo il percorso per raggiungere Monte Botte Donato, che con i suoi 1.928 metri di altitudine rappresenta la vetta più alta dell'Altopiano della Sila. Si arriva a Lorica, località turistica incastonata nei boschi che si estende lungo le sponde del Lago Arvo. Lorica è una bomboniera: intima e raccolta, raccoglie l’essenza di una vacanza in montagna. Le panchine che si aprono verso le acque silenziose e tremule sono un invito alla lettura e alla riflessione. I prati che si alternano alle rive sabbiose sono un inno alla vita per i più piccoli che possono giocare e correre senza difficoltà. Il traffico, infatti, è interdetto in molte ore della giornata. Per pranzare o cenare non c’è che l’imbarazzo della scelta. E prima di ripartire un selfie con vista lago non può mancare.

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